Acquistare un giradischi non è di certo un affare semplice. Specie perchè, non tutti lo sanno, esistono due diversi tipi principali di giradischi: quelli tradizionali e quelli all-in-one. Oggi andremo proprio a parlare di questo: meglio un giradischi tradizionale o uno all-in-one? Confronteremo caratteristiche, prezzi e opinioni degli utenti.
Giradischi tradizionali
Un giradischi tradizionale è composto dalla struttura su cui poi è adagiato il vinile, un amplificatore ed una coppia di casse. È proprio questa la differenza principale con i giradischi all-in-one: l’impianto di amplificazione. Sebbene l’amplificatore serva a ricevere e processare il segnale, molti amplificatori non sono progettati per adempiere a questa funzione; in questi casi c’è bisogno di un impianto di pre-amplificazione. Talvolta, ci possono essere dei modelli già dotati del preamp; questi possono essere collegati a delle casse amplificate (altrimenti dette “casse attive”).
A livello tecnico, i giradischi tradizionali possono riprodurre un 33 giri, un 45 giri e un ben più antico 78 giri.
Giradischi tradizionali: il costo
Come per i giradischi all-in-one o per qualsiasi altro oggetto acquistabile, anche per i giradischi tradizionali ci sono diverse fasce di prezzo.
Il costo di un impianto tradizionale di fascia bassa va dai 300€ ai 500€. Il vero punto da tenere a mente è che
Per esempio, le testine, il braccio e le scatole preamp.
Testine
Le testine sono la parte più delicata del giradischi, ma anche la più importante: a seconda del tipo di testina, infatti, un suono può essere più o meno chiaro, più o meno caldo.
Ogni quanto cambiarle? A giudicare dagli esperti, si dovrebbero sostituire ogni 1000 ore di ascolto; di base, la testina va a solcare il vinile e dunque i rischi maggiori sono due: rovinare il disco e usurare la puntina. Si può comprare solo la puntina, ovvero la parte metallica che va a contatto con i solchi del vinile, oppure tutta la testina (cioè l’intera scatola che collega la puntina al braccio). Il costo di una testina può andare dai 60€ ai 150€ nella fascia base, mentre per testine più particolari – usate per ascoltare un determinato genere musicale – si arriva fino ai 500€.
Scatole preamp
Normalmente, lo scopo del preamp è quello di aumentare il segnale prodotto dal giradischi per farlo passare dall’amplificatore. Ma non solo: può anche fungere da equalizzatore, e dunque rendere il suono “livellato” su un corretto equilibrio di frequenze basse, medie, alte.
Infine, per quanto riguarda il costo delle scatole preamp, il range è simile a quello delle testine, ossia dai 60€ ai 130€ per i modelli di base, mentre superiore ai 200€ per i modelli più professionali.
Giradischi all-in-one
In primo luogo, ciò che distingue un giradischi tradizionale da quello all-in-one è il fatto che si tratti di una struttura portatile. Come infatti suggerisce il nome, i prodotti che afferiscono a questa tipologia hanno tutto integrato: “pre-amplificazione, amplificazione, piatto su cui poggiare il vinile”; infatti, di solito sono anche definiti come “impianto stereo con giradischi”. a da sé che tutti gli apparecchi sono bilanciati con uno specifico amplificatore.
Un’altra caratteristica dei giradischi all-in-one è quella di essere pluriaccessoriati. Dal modello base fino ad arrivare a quello più professionale, di norma ogni prodotto con impianto integrato ha un uscita USB e, molto spesso, una radio. La connessione USB non è da sottovalutare, perchè è grazie a questa che si possono anche effettuare registrazioni. Infatti, con un giradischi all-in-one USB è possibile attuare una connessione al proprio computer.
Infine, come i giradischi tradizionali, anche gli all-in-one possono riprodurre i 33 giri, i 45 giri e i 78 giri, spesso riservati ai collezionisti. Ciò implica, naturalmente, che il mercato di questi nuovi modelli di giradischi è riservato anche agli audiofili.
Giradischi all-in-one: il costo
Il costo di un giradischi all-in-one è di solito inferiore ai 100€. Certo, dipende sempre dal tipo di accessori che sono montati sulla struttura, ma anche dalla marca che lo produce. Ad esempio, i più professionali possono anche toccare il migliaio di euro, ma avere – oltre ad un’ottima rifinitura – un’antenna bluetooth, delle uscite jack, una preamplificazione valvolare. Menzione a parte meritano i giradischi all-in-one verticali, un particolare ibrido di giradischi creato per chi ha poco spazio in casa, ma anche quei giradischi che usano lo smartphone come telecomando.
Le opinioni degli utenti
Stando alle analisi di mercato effettuate sui consumatori, confrontate con ciò che si evince nei maggiori forum per appassionati di musica, tra i collezionisti e gli appassionati di vinili e giradischi, la maggior parte propende per i giradischi tradizionali. Le motivazioni risiedono nella migliore qualità del suono, la manifattura, ma anche la bellezza di un pezzo di antiquariato da esporre nel proprio salone.
La restante parte dei consumatori che invece propende per i giradischi all-in-one, lo fa solo per via del fatto che sono molto fruibili: possono essere portati in vacanza, o essere usati come monitor in un processo di digitalizzazione.
Considerazioni finali
Il giradischi tradizionale, dunque, sembra essere la migliore soluzione che si può adottare quando si decide di approcciarsi al mondo dei vinili. Stando alla preferenza dei consumatori mostrata precedentemente, va tuttavia precisato che essa deriva dalla generazione precedente ai millenials, per cui invece sono stati pensati i giradischi all-in-one, anche più caratteristici nel design. Per i giovani, infatti, i giradischi all-in-one sono prevalentemente un modo per approcciarsi al vintage o per fare una determinata esperienza musicale, che non è loro propria. Al contrario, per la generazione a loro immediatamente precedente, i giradischi all-in-one risulteranno prevalentemente l’effetto del ritorno di una moda in anni diversi.
Ora che sapete, sommariamente, le caratteristiche principali di queste due grandi tipologie di giradischi, non vi resta che scegliere la struttura che fa più al caso vostro!