Il fascino del vintage esercita da sempre una forte influenza, sia sulle generazioni di giovani che quelle meno “moderne”. Che sia per curiosità o per nostalgia, il giradischi è uno strumento che è tornato indiscutibilmente di moda, sia tra i più tradizionalisti, affezionati al vinile, che tra i più tecnologici che non vogliono restare fuori tendenza.
Se anche tu ti sei chiesto come è fatto un giradischi e come funziona, questo è l’articolo giusto che cercavi!
Iniziamo subito con il rispondere alla domanda cos’è un giradischi? dicendo che è uno strumento dalla struttura relativamente semplice, per la riproduzione di suoni registrati su dei supporti a forma di disco (vinile) ed è composto da:
- un piatto rotante, grazie al movimento del motorino del giradischi (trazione), su cui viene posto il disco;
- un braccio con testina dotata di fonorivelatore (una puntina), che a contatto con il vinile fa sprigionare il suono;
- un sistema di rilevazione-amplificazione che trasforma il segnale ricevuto in suono.
Come apparecchio potrà sembrare obsoleto, ma resta una delle fonti di suono analogico d’eccellenza ancora tutt’oggi.
Come funziona un giradischi?
Scommetto ti starai chiedendo in cosa consiste la registrazione del suono su un disco, e come è possibile la sua riproduzione…
Non c’è nessuna magia, è tutto merito dello stilo alla base del braccio!
In fase di registrazione la puntina incide sul disco delle onde che hanno lo stesso andamento di quelle sonore, più sono ampie e più il suono sarà intenso. Per riascoltare quanto registrato, basta che la puntina ripercorre il tracciato, e seguendo l’andamento del solco, viene ripetuto il suono.
Esistono due modalità di trasmissione del movimento: la trazione a cinghia e la trazione diretta.
Nel primo caso, il motore ed il piatto sono collegati da una cinghia di gomma, mentre come avrai già intuito, in quella diretta il movimento è trasmesso direttamente al piatto.
Quali sono i punti forza di ciascuna trazione? Qual è più consigliabile da acquistare?
Sveliamo subito il mistero: dipende dall’utilizzo!
Se sei un DJ ti consiglio un giradischi a trazione diretta, in quanto la forza di rotazione è più forte, e specialmente, è possibile ruotare i dischi sia in senso orario che antiorario (scratch).
I giradischi a cinghia invece, offrono una migliore qualità del suono riprodotto. Questo è dovuto al materiale in gomma della cinghia, che “ammortizza” le vibrazioni del motore, rendendo il suono più pulito.
Tra le mille tipologie di giradischi, che differiscono per struttura o materiale, la differenza più sostanziale è tra quello automatico e quello manuale.
Giradischi automatico o manuale?
Come avrai già capito, la differenza abissale nel funzionamento è proprio legata alla manualità nell’utilizzo.
Nel caso del giradischi manuale, il più tradizionale ed il più apprezzato tra gli amanti del vinile, sta tutto nel posizionare manualmente il braccio sul vinile et voilà! Si sentirà partire quel fruscio magico che ci ha sempre affascinato, generazione dopo generazione.
Per quanto riguarda il giradischi automatico, dopo aver posizionato il disco sul piatto, farà tutto il resto da solo. Basta schiacciare Play e il braccio prende da solo posizione fino al termine del disco. Lo so, ti starai chiedendo dov’è il divertimento così, ma c’è a chi piace di più questo modello!
Per gli amanti della tecnologia invece, c’è il giradischi USB, dove è possibile codificare le tracce del vinile in mp3, grazie alla porta usb presente.
In pratica ce n’è per tutti i gusti! Tu quale modello preferisci? Sei più per il modello tradizionale o ti piace di più la versione riadattata con la fusion di antico e moderno?
Disco di Vinile
L’abbiamo già menzionato più volte in precedenza, senza fare una degna presentazione.
Il vinile è l’antenato dei CD, ed era il sistema più comune per riprodurre il suono. Molti cultori e collezionisti, ancora oggi, preferiscono questa fonte, spendendoci una vera e propria fortuna!
Nato come evoluzione del disco in gommalacca, è considerato un supporto duraturo, in quanto è possibile ascoltare ancora oggi dischi usciti 50 anni fa!
Cosa che sicuramente non si potrà dire dei supporti più moderni. Il CD ad esempio, ha una durata inferiore e richiede una tecnologia più sofisticata per poter essere riprodotto.
Morale della favola? I nostri pronipoti potranno ascoltare un vinile senza problemi, come se fosse appena stato fabbricato; cosa che con molta probabilità non si potrà fare con gli mp3.
Ovviamente non parliamo di un oggetto indistruttibile, in quanto può riportare danni fisici, come i graffi della puntina, o addirittura usurarsi per il troppo utilizzo (si parla di centinaia e centinaia di volte).
Per poter utilizzare un disco in vinile, il piatto su cui è poggiato, deve ruotare a velocità costante. Se non fosse così, si sentirebbero solo stridori, con un effetto “unghie sulla lavagna”.
Esistono 3 tipi di velocità, i quali danno il nome ai vari formati di vinile:
- I 33 giri, sono i vinili più diffusi e compiono 33,5 giri al minuto;
- I 45 giri, compiono 45 giri al minuto e sono sufficienti per la riproduzione di un solo brano per lato;
- I 78 giri, sono gli antenati dei 33 e 45 giri, compiono 78 giri in un minuto.
Dischi da collezione.
Il caro vecchio vinile resta il modo più puro per ascoltare la musica, con il suo suono caldo e irregolare, permettendo di apprezzare a pieno la qualità del suono.
Tutto questo ancora non ti ha convinto ad entrare nel mondo del vinile? Lo faranno allora le copertine!
Belle e colorate, le copertine dei dischi in vinile sono delle vere e proprie opere d’arte. L’idea di creare una collezione personale, ti permette di vivere l’esperienza del vinile a 360°. Ogni aspetto è curato nel dettaglio, dalla copertina alla musica.
Scegliere un buon giradischi.
Dopo essere andati alla scoperta del mondo dei vinili e dei giradischi, finalmente abbiamo avuto qualche risposta in più alle nostre curiosità.
Sia che tu sia un amatore o un “novizio”, adesso ti starai sicuramente chiedendo come scegliere un buon giradischi.
Premettendo che sono accessibili a tutti, in base al budget che si ha a disposizione, si può trovare un ampia possibilità di scelta, da un modello base, a un prodotto di altissima gamma.
Il giradischi migliore di tutti in assoluto non esiste. Esiste quello più adatto alle tue esigenze, senza dover spendere una fortuna.
Come abbiamo già accennato prima, la scelta può comprendere tanti aspetti, dalla puntina al braccio; caratteristica non meno importante è il design.
Uno dei punti di forza dei giradischi di ultima generazione è proprio il design moderno e accattivante; per i più “puristi”, invece, è possibile trovare modelli retrò.
Oltre ad essere uno strumento per ascoltare la musica “vera”, possono diventare elemento d’arredamento, per dare un tocco vintage alla casa, creando un’atmosfera intima e accogliente.
Che tu voglia utilizzarlo come abbellimento o per ascoltare musica, collezionarlo come opere d’arte, scegliere uno stile più o meno moderno, hai la possibilità di personalizzare la tua scelta.
E tu, che stile preferisci?
