Ultimamente, sul mercato tecnologico e musicale è tornato di moda proprio il giradischi, un apparecchio particolarmente in voga nel 1900. Ma quanto ne sappiamo davvero su questa apparecchiatura? Com’è fatto un giradischi? Andiamo a scoprirlo insieme!
I componenti principali di un giradischi
Premettendo che un giradischi può essere automatico o manuale, tradizionale o compatto, i componenti più noti di un giradischi sono essenzialmente il piatto, il braccio, la testina. Ma non solo! Infatti (ma molti non lo sanno), ci sono tanti altri elementi che fanno parte della struttura del giradischi e che incidono notevolmente nell’ascolto di un brano. Tra questi, il tappetino, il perno, il regolatore di velocità (o pitch control) e la luce stroboscopica. Si aggiungono anche il contrappeso, l’antiskating, il meccanismo di Cueing.
Caratteristiche e funzioni | |
Piatto |
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Tappetino |
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Contrappeso |
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Meccanismo di Cueing |
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Antiskating |
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Controllo della velocità |
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Testina |
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Braccio |
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Ma approfondiamo insieme qualche meccanismo.
Controllo della velocità (pitch control)
Il pitch control è fondamentale, perchè è grazie alla velocità costante di rotazione del vinile che si ottiene una riproduzione del suono continua e pulita. Spesso, per regolarla in maniera ottimale, ci si può servire della luce stroboscopica. In questo caso, generalmente si posiziona un disco stroboscopico sul piatto, che viene a sua volta illuminato con una fonte di luce elettrica. Il modo per capire che la velocità è costante è la fermezza delle tacche del vinile. In caso contrario, va operato il riposizionamento.
Regolazione della testina
Tra le cose che si possono regolare, anche la pressione esercitata dalla testina sul solco del disco. Questa tecnica è chiamata Vertical Tracking Force e si attua tenendo con una mano il braccio del giradischi e con l’altra avvitando o svitando il contrappeso. L’obiettivo è quello di posizionare il braccio in orizzontale, in allineamento perfetto. Questo processo dev’essere eseguito in maniera accurata, perchè a seconda di una pressione minore o maggiore c’è più o meno probabilità di danneggiare il vinile, dal momento in cui la puntina ne incide i solchi.
Il contrappeso
Molto importante e meritevole di approfondimento, anche il contrappeso. Come già detto nella tabella riassuntiva, serve a regolare il braccio affinchè stia in equilibrio. Su un giradischi tradizionale, è totalmente regolabile, ma su un giradischi compatto tuttò ciò non è possibile.
Il contrappeso dev’essere regolato in maniera giusta principalmente perchè i rischi più frequenti in caso di malposizionamento potrebbero essere il danneggiamento dell’ago, dei dischi e del piatto.
Il piatto
A proposito del piatto, che determina la rotazione del vinile, bisogna dire che è altamente influenzabile; non solo dalla trazione, ma anche da altri elementi, come ad esempio il cuscinetto. Infatti, a seconda della precisione di quest’ultimo si può avere più o meno attrito, e dunque più o meno silenzio. Il problema delle vibrazioni è concreto, e va detto che ad aiutare l’isolamento ci sono anche i piedi, specie se sono regolabili in altezza.
Per quanto riguarda il materiale con cui il piatto è costruito, generalmente le aziende prediligono il vetro stratificato e l’alluminio.
La trazione
Tra i componenti essenziali del giradischi, la trazione, ovvero il sistema che permette la rotazione del piatto, direttamente dal motore. Come già detto in altri articoli, può essere di due tipi: diretta, in cui c’è maggiore controllo e avvio rapido, oppure a cinghia, che risente di più delle vibrazioni, ma che tuttavia è quella più usata nei principali modelli di giradischi.
Le caratteristiche tecniche più importanti di un giradischi
Spostandoci, invece, sulle caratteristiche tecniche principali di un giradischi, sicuramente bisogna focalizzarsi sulla qualità del suono. Diversamente dalla musica in streaming, e dunque digitale, quella riprodotta su vinile risente di un suono caldo, più sporco, ma allo stesso tempo realistico. Pertanto, è essenziale garantire la massima qualità e fruibilità, per una resa acustica ottimale. Tutto questo è possibile, oltre che scegliendo una buona testina, soprattutto attraverso un buon preamp.
Il preamp
Di fatto, il preamp è uno degli aspetti più importanti da considerare quando si acquista un giradischi, perchè è quel meccanismo che permette di equalizzare e rendere amplificata la tracia audio. In alcuni modelli di giradischi (molto spesso quelli che appartengono alla fascia di prezzo bassa), è già inserito al loro interno. Tuttavia, anche nel momento in cui ci fosse, si dovrebbero verificare le tipologie di connessioni. Questo perchè è fondamentale che si abbia almeno un’uscita RCA, che permette il collegamento compatibile con la maggior parte degli amplificatori e delle casse esterne. In altri modelli, invece, può capitare che sia presente anche un ingresso per cuffie (jack da 6,35 o 3,5 mm).
Considerazioni finali
Giunti al termine, si può dire che tutti i componenti di un giradischi hanno una specifica funzione, ma ce ne sono alcuni più di altri che hanno un’importanza maggiore. Tutti questi riguardano l’aspetto della resa del suono e della riduzione delle vibrazioni.
Tirando delle somme, si potrebbe dire che se volete investire su un componente in particolare, sicuramente il mio consiglio è quello di puntare sul preamp (per quanto riguarda l’equalizzazione del suono) e su una buona testina (per la resa del suono). La testina, tra l’altro, si dovrebbe cambiare ogni 1000 ascolti e questo processo è fondamentale per evitare l’usura del vinile, ma anche della puntina che si adagia sui relativi solchi.