In un mondo sempre più votato al miglioramento delle prestazioni sul fronte della qualità e sul piano tecnico tramite un perfezionamento delle tecnologie a disposizione, ci si trova di fronte ad una sempre più elevata offerta, sul mercato, di prodotti e beni il cui diretto intento è quello di soddisfare le esigenze di un numero di utenti e clienti le cui necessità si fanno sempre maggiori.
E questo avviene in tutti gli ambiti, in tutti i settori, in tutti i rami. In tutti i campi, anche in quello della musica e di tutte le offerte ad essa connesse, ci si chiede dunque come fare a alzare il livello di offerta e performance dei prodotti già in uso e in uso da parecchio. E in effetti, la vera sfida non è tanto quella di creare nuovi prodotti ma quella di di rendere ancora funzionali e utili oggi alcuni dei principali strumenti connessi alla musica e che, da tempo ormai, sono conosciuti da tutti. Anche se qualcuno, sbagliando, li considera in disuso.
L’esempio lampante di cio’ è legato ai giradischi.
Che cosa sono i giradischi
Anche se nel passato in pochi si facevano questa domanda, oggi molti si chiedono cosa sono i giradischi. Siamo negli anni degli mp3, dei file digitali, dei download in rete e delle aziende della vendita dei prodotti musicali in modalità digitale: eppure avere un mezzo fisico su cui ascoltare musica non è superato.
Al fianco degli impianti stereo hi-fi, infatti, uno strumento senza tempo come il giradischi è da molto tornato di auge, e non solo per un argomento legato a dinamiche vintage di appassionati di strumenti standard che vogliono bearsi della buona musica al vecchio modo.
Il fatto è che oggi il giradischi è riuscito a ritornare di moda e sul mercato lanciandosi grazie ad una qualità, quella di connettersi alla tecnologia contemporanea facendo unire tecniche e strumenti della ultima generazione così da ascoltare musica alla tradizione degli strumenti storici come appunto è il giradischi.
Oggi possiamo dire che di base possiamo differenziarli in due tipi, quello manuale e quello automatico, che permette di poter scegliere poi su diverse altre categorie.
Per differenziarli, e per capire quali sono i top , occorre valutare le loro caratteristiche.
Giradischi quali sono i migliori
La definizione che fa distinguere da un fronte il giradischi manuali dai giradischi automatici è di per se netta e semplice da captare , dal momento che valuta il modo in cui funziona lo strumento e quindi l’ascolto della musica si sviluppa, per tanto con azionamento diretto e manuale e invece in modo automatico.
Ma in che modo i giradischi di un tipo e dell’altro possono essere studiati? In questa prospettiva possiamo dire che, analizzando i giradischi di modalità manuale
di norma molti tecnici ci indicano di compare dei giradischi che, di fatto indicati per l’ascolto dei tipici vinili, siano provvisti di un sistema di pre amplificazione che, nello stesso momento, si basano su un sistema con sussistenza di una puntina anti skating, che in pratica funziona per una riproduzione audio di qualità.
Nello stesso contesto, quando si citano dei giradischi in linea di massima bisogna comprare alcuni elementi cruciali come
un sistema di ascolto di suono netto, sempre con la modalità di pre amplificazione, che, nello specifico, sia in grado di amplificare in modo tecnologico il segnale di tipo analogico che si ricava e dunque produrre un suono classico che ad ogni modo generi una qualità elevata pur se non neghi di godere l’effetto vintage evidente del giradischi.
E ancora, poi, bisogna ricordarsi di cercare un prodotto di materiali resistenti, dal momento che il giradischi, quale che sia il tipo deve garantire una resistenza e una sicurezza negli anni.
Come accennato, oggi i giradischi fanno unire tra di loro alcuni fattori determinanti come il classico con il contemporaneo, e lo si vede dalla palese funzione di registrazione da usb o anche pc o Mac per convertire i vinili in formato mp3. IN particolare si parla una vera e propria trasformazione che permette di poter digitalizzare la musica da un vinile senza perdere il fascino della tradizione.
Alternative di giradischi
In linea di principio, per chi punta ad un giradischi dalla linea classica non occorre però trascurare che la qualità tecnica di alcuni dati come quelli della sincronizzazione degli altoparlanti, o la resistenza di un palese piatto, di norma studiato di alluminio con braccio in metallo rigido, per poter permettere un ascolto pulito e sicuro.
Alla stesso livello, la tecnologia contemporanea dovrebbe consentire quello che viene chiamato pre amp integrato che permette di collegare il giradischi ad altri device e nello stesso tempo la presenza di un ingresso audio per jack da 3.5 per cuffie e un adattatore universale AC.
Altri dati da analizzare sono la trasmissione a cinghia e il sistema per la stabilizzazione rotazionale per un suono di livello con la tecnica di avvio automatico.
Di norma stiamo citando
un giradischi in vinile a 3 velocità che gode di un sistema di altoparlanti stereo in grado di permettere, quale che ne sia il produttore, un suono pulito e ricercato per dischi in vinile a velocità 33/45/78 Rpm.
Basilare anche in questi modelli anche la possibilità di memorizzare la musica sul computer con la modalità USB, o CD o un cavo per PC. Attenzione poi anche alle prese RCA che garantiscono di collegare altri amplificatori o sistemi stereo per una qualità di ascolto migliore.
Modelli di giradischi alternativi
Le differenze tra modelli, spesso la si evince ad esempio in base alla tecnologia che alcuni di questi possono avere. Come per dettaglio
si parla della modalità tramite cui i giradischi sono pronti all’uso: in poche parole molti giradischi oggi hanno di un sistema di altoparlanti stereo integrati nella capacità di poter far partire i dischi subito dopo aver fatto partire il dispositivo senza la necessità di collegare altoparlanti o amplificatori aggiuntivi.
La chance di andare da un ascolto ad un altro ascolto di musica in formato analogico e digitale in modo diretto e intuitivo e facile poi è un elemento cardine: questo avviene in linea di massima tramite dei sistemi di codifica integrata, con i segnali sonori che possono essere digitalizzati e passati in modo automatico via USB tramite il computer in formato MP3.
In questo senso si parla di un dato, di una qualità: è la versatilità l’aspetto essenziale tramite al quale molte scelte vengono fatte . E in tal ottica
la chance di collegare sorgenti audio diverse come lettori MP3 o computer portatili. Di fatto si parla di apparecchi provvisti di tre impostazioni di velocità, che consentono a tutti i dischi in vinile di venire usati, in qualsiasi entità, dai 33, 45 o 78 giri.
Come accennato è sempre strategica la presenza di un collegamento per una uscita stereo RCA posteriore, e in questo senso il segnale audio può essere quello di altoparlanti esterni o di un altro impianto stereo hi-fi.
Altre elementi tecnici portano a evincere invece poi come il tracciamento migliorato e la risonanza ridotta per un suono più variegato. In questo caso, tutto viene fatto dipendere dalla qualità tecnologica della apparecchiatura tramite cui si capta il suono e dalla qualità della penna a diamante sostituibile.
Sono poi sempre essenziali gli strumenti che si riferiscono alla riduzione del rumore di base, o le tecniche di pre amplificazione del suono e, come detto, la conversione dei dischi in file audio digitali tramite download e usando un software di registrazione gratis e compatibile con Mac e PC.
E poi sguardo pure ad alcune altre indicazioni di base. Al consumo energetico che si assesta in genere intorno ai 1,5 W. Alle dimensioni, agli accessori inclusi extra, alla presenza di una doppia RCA, agli adattatori e ai coperchi anti polvere, e anche alle modalità di collegamento via bluetooth.